
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’organizzazione era guidata da Maurizio Dessì e ***********, con l’aiuto di Paolo Pelaggi ritenuto affiliato al clan ’ndranghetista Arena operante a Isola Capo Rizzuto.
Dall’intreccio di contatti societari è emerso anche un collegamento con la ditta «Goldtell» fallita nel 2011. In questo caso sono stati accertati flussi di denaro per 4,2 milioni di euro, finiti tramite ordini di bonifico all’estero o utilizzati con prelievi ingiustificati. I due commercialisti avrebbero aiutato Dessì e ********** a reinvestire il denaro attraverso l’acquisizione di società in difficoltà economiche, nei settori della ristorazione e dello stampaggio di lamiere.